lunedì 19 marzo 2012

Che fine ha fatto l'autore?





 L'irruzione delle tecnologie informatiche produsse effetti all'interno della società tra cui la nascita di new media ossia nuovi strumenti di comunicazione; anche l'attività di studio legata alle enciclopedie o dei libri è mutata, come fonte di approfondimento viene utilizzato il web. E' un vantaggio perchè è possibile cercare informazioni in maniera più rapida ed efficace, è uno svantaggio perchè c'è la possibilità che i ricercatori inesperti subiscano "information over" ossia non riescano ad orientarsi all'interno del web a causa delle troppe informazioni.




L'avvento delle tecnologie digitali ha reso possibile la riproduzione di un'opera in un numero potenzialmente infinito di copie perfette. Il fenomento apre questioni da punto di vista etico e legale, in rapporto principalmente al problema  del diritto d'autore. Con questo termini si indica il fatto che le legislazioni di tutti i paesi riconoscono all'autore di un'opera una posizione giuridica  privilegiata nei confronti della sua opera. E' evidente che le tecnologie informatiche mettono in discussione il principio giuridico dell'autore in quanto la persona può scaricare gratuitamente opere dalla rete. In opposizione al copyright è nato il movimento di pensiero detto "software libero" . Questo sistema intende garantire la libertà di copia, di distribuzione dei programmi  informatici. I teorici pensano che la condivisone del sapere sia un valore supremo. Ritengono che il copyright abbia finito il tempo per tutelare i diritti.


La musica ci cattura

Il filosofo Arthur Schopenahuer all'interno della sua riflessione 
 sul ruolo dell'arte umana, dedicò attenzione alla musica che
  secondo lui era in grado di rivelare l'essenza intima dell'uomo. 
 Egli esprime la suggestione esercitata dalla musica sull'uomo, 
questa suggestibilità nasce dall'astrattezza e dall'impalpabilità del suono. 
Anche se la musica non si vede nè si tocca, nel momento in cui viene riprodotta, esiste.



Questo fatto forse generò nell'uomo il desiderio di riprodurla tramite strumenti..



 Da un punto di vista tecnico ciò fu possibile a fine 800', con l'invenzione del fonografo



ma soprattutto del grammofono.




L'intraprendenza di alcuni imprenditori disposti ad investire su nuovi prodotti, determinarono il sorgere di una produzione industriale dedicata esclusivamente alla realizzazione di dischi musicali. La "Columbia phonograph company" e "Berliner phonograph company" sono considerate le prime case discografiche della storia.





L'ampiarsi dell'industria del disco aprì uno scenario nuovo: diffondere brani e generi musicali anche completamente inediti. 
Gli artisti connobbero così nuovi canali di comunicazione con il loro pibblico e le case discografiche divennero padrone del mercato. L'avvento del disco cambiò le modalità sociali della musica, questo fatto da un lato aumentò il numero degli ascoltatori,dall'altro lato invece banalizzò in qualche modo l'ascolto.